Il 24 aprile del 2013 è un giorno che resterà nella storia; erano circa le 9 del mattino quando a Dacca, la capitale del Bangladesh, un edificio commerciale di otto piani, il Rana Plaza, crolla su se stesso a causa di un cedimento strutturale seppellendo oltre 3000 operai che stavano lavorando in quel preciso istante, edificio che ospitava 5 fabbriche di abbigliamento che producevano per i principali marchi di moda occidentali. È considerato il più grave incidente mortale avvenuto in una fabbrica tessile nella storia, provocando più di 1.138 morti, soprattutto giovani donne. Alle morti si aggiunsero circa 2.500 feriti. Così è nato il Fashion Revolution uno dei più grandi movimenti, portavoce di numerose campagne per riformare il sistema moda industriale.Quest’anno il movimento compie dieci anni, così è stata istituita la Fashion Revolution Week, iniziata lo scorso 15 aprile e terminerà il 24 aprile. Abbiamo avuto il piacere di intervistare il team di Fashion Revolution, per farci raccontare com’è iniziato tutto e come prendere parte a questo movimento.
Cos’è Fashion Revolution e come è nato il vostro movimento?
Fashion Revolution è stata fondata da Carry Somers e Orsola de Castro sulla scia del disastro del Rana Plaza nel 2013. Siamo cresciuti fino a diventare il più grande movimento di attivismo nel campo della moda al mondo, mobilitando cittadini, marchi e policy maker attraverso la ricerca, l’educazione e il sostegno. Ci battiamo per un’industria della moda che preserva e ripristina l’ambiente e valorizza le persone rispetto alla crescita e al profitto.
Avete avuto delle difficoltà iniziali nel far comprendere gli ideali del vostro movimento?
Come tutte le cose nuove c’è voluto tempo per farci conoscere su larga scala. Anche se devo dire che, fin dall’inizio, abbiamo avuto sempre una buona partecipazione da parte della nostra community.
Chi sostiene Fashion Revolution?
Negli anni la partecipazione da parte della comunità è cresciuta, siamo presenti in più di 80 paesi. I Revolutionaries sono studenti, artigiani, insegnati, creativi, va dai semplici cittadini, alle aziende fino ad arrivare ai rappresentanti politici.
Com’è nata l’idea della fashion Revolution Week?
All’inizio veniva ricordata la data della tragedia del crollo del Rana Plaza ogni 24 Aprile, l’idea della Fashion Revolution Week è nata dalla volontà di poter dare maggiore attenzione a quanto accaduto e alle tematiche che portiamo avanti, quindi avere i riflettori puntati non solo per un giorno, ma per una settimana appunto. Quest’anno in occasione dei 10 anni dalla fondazione del movimento, i giorni di Fashion Revolution Week saranno dieci.
Consigli per tutte le nuove aziende che voglio sposare gli ideali del vostro movimento?
Possono visitare il nostro sito fashionrevolution.org per firmare il nostro manifesto: fashionrevolution.org/manifesto/.
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